Il sostentamento familiare

Lo stato Italiano riconosce un sostentamento familiare per l’assistenza a lavoratori e familiari disabili.

Per i lavoratori dipendenti con disabilità grave viene riconosciuto un sostegno economico, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Invece per i lavoratori dipendenti che prestano assistenza ai loro familiari con disabilità grave vengono concesse alcune forme di sostegno, solo in presenza di determinate condizioni.

Permessi per i lavoratori dipendenti

I lavoratori disabili in situazione di gravità o i lavoratori con familiari disabili in situazione di gravità possono beneficiare di permessi retribuiti. Inoltre i lavoratori dipendenti che assistono familiari con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104 possono usufruire del congedo straordinario.

Invalidi con capacità lavorativa ridotta

Ai soggetti con una riduzione parziale della capacità lavorativa e con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge è concesso l’assegno mensile di assistenza come sostentamento familiare.

Cos’è l’assegno mensile di sostentamento

L’assegno mensile è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74% al 99%) e con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge. Tale assegno è necessario per dare alla persona coinvolta i mezzi per soddisfare le esigenza di vita primarie.

 Le esigenze di vita primarie possono essere una abitazione, del cibo, il vestiario, ecc.

Tale assegno, stabilito dal giudice, non è dovuto al solo scopo di far mantenere un tenore di vita agiato ma bensì di aiutare la persona in difficoltà ad avere una vita dignitosa.

Chi può ottenere il sostentamento familiare ?

Per poter ricevere il sostentamento familiare bisogna rispettare i seguenti requisiti:

• invalidità compresa tra il 74% e il 99%;
• reddito inferiore ai limiti personali stabiliti annualmente ;
• età compresa tra i 18 e i 66 anni e 7 mesi;
• cittadinanza italiana;
• iscrizione all’anagrafe del comune di residenza per i cittadini stranieri comunitari;
• titolarità del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all’art. 41 TU immigrazione per i cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo;
• non avere già un regolare contratto di lavoro;
• residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Hanno diritto all’assegno mensile di assistenza gli invalidi a cui sia stata riconosciuta un’infermità fisica o mentale tale da provocare una riduzione delle capacità di lavoro.

L’assegno mensile è incompatibile con qualsiasi pensione diretta di invalidità. L’interessato può optare per il trattamento economico più favorevole, tenendo presente che la rinuncia all’uno o all’altro è irrevocabile per l’INPS. Unica eccezione è rappresentata dai titolari di rendita INAIL per i quali l’opzione non comporta una rinuncia al diritto, ma la sospensione dell’erogazione della prestazione.

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