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Approfondimenti

La progettazione del bagno disabili

08/09/2017

Progettazione bagno disabili: normativa e regole da seguire

La progettazione bagno disabili deve avvenire secondo schemi precisi, dettati dalla normativa vigente. Per i soggetti che soffrono di ridotta mobilità è importante formulare spazi su misura, che diano la possibilità di usufruire dei sanitari senza troppi sforzi. Se state cercando idee e spunti per un bagno disabile conforme alla normativa, navigate tra le sezioni del nostri sito e andate avanti nella lettura dell’articolo.

Per quanto riguarda l’adattabilità degli spazi, è necessario sapere che non esiste uno standard per il bagnoper i diversamente abili, dunque ogni tecnico professionista dovrà personalizzare lo spazio esistente.

Progettazione bagno disabili: regole generali sullo spazio

Secondo quanto previsto dall’Art. 8.0.2 del D.M. 236/89 gli spazi da rispettare per consentire gli spostamenti della persona su sedia a rotelle sono i seguenti:

  • Rotazione di 360°  per permettere  il cambio di  direzione. In questo caso è necessario uno spazio di almeno 150×150 cm;
  • Rotazione di 180°  per agevolare l’inversione  di direzione. Lo spazio minimo previsto è di 140×170 cm;
  • Svolta e rotazione di 90°. In questo caso è raccomandato disporre di almeno 90 cm dall’oggetto adiacente e almeno 140 cm dal muro frontale;
  • Inversione di direzione con manovre combinate. Anche in questo caso sono necessari 90 cm dall’oggetto adiacente e 190 cm dal muro posto di fronte alla sedia.

Sempre all’interno della normativa è previsto che gli spazi che non consentono il rispetto dei requisiti minimi possano comunque essere adattati rispettando:

  • 140×140 cm per il cambio di direzione;
  • 130×130 cm per l’inversione di direzione;
  • 120×120 cm per la rotazione di 90°.

Progettare bagno disabili con agevolazioni

Nel caso di ristrutturazione bagno per disabili o acquisto sanitari per disabili è possibile fruire di alcune agevolazioni previste dalla normativa vigente.

  • La  Legge 9 gennaio 1989, n. 13 prevede l’erogazione da parte dello Stato di contributi a fondo perduto per la realizzazione di opere finalizzate al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. In questo caso hanno diritto ai contributi i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità , ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità e/o coloro i quali abbiano a carico i citati soggetti.
  • La Legge n.134/2012 prevede il diritto a una detrazione Irpef del 50% per lavori di ristrutturazione che mirano all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Linea Oceano è il partner ideale per l’acquisto di sanitari per disabili e la ristrutturazione di un bagno conforme alla normativa disabili.

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