Bonus bagno 2023, tutte le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche

In famiglia ci sono persone con disabilità motoria? C’è bisogno quindi di migliorare l’accessibilità del bagno? C’è qualche buona notizia sul fronte bonus, come precisa l’Agenzia delle Entrate con la circolare numero 17/E del 26 giugno 2023. Nel documento, l’Agenzia ribadisce infatti che anche la riqualificazione dei bagni può beneficiare della detrazione fiscale al 75% prevista dal Bonus barriere architettoniche. Naturalmente gli interventi devono rispettare i criteri di accessibilità previsti dal decreto n. 236 del 14 giugno 1989. Tale decreto si riferisce alle “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. La circolare precisa che è necessario che “gli interventi siano funzionali ad abbattere le barriere architettoniche ivi presenti”.

Cosa prevede l’agevolazione

Il bonus può coprire fino al 75% delle spese sostenute per realizzare lavori che favoriscano l’accessibilità al bagno. Ciò include l’installazione di ascensori o montascale per raggiungere il bagno stesso e la creazione di porte più ampie per consentire il passaggio di una sedia a rotelle. Ma soprattutto contempla l’adozione di sanitari specifici per persone con disabilità motoria. Anche nuovi pavimenti o ulteriori migliorie possono rientrare nel bonus.
La detrazione d’imposta  vale per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 e per edifici già esistenti.

Il tetto del bonus

Il limite massimo di spesa coperta da questo bonus è di 50.000 euro se l’intervento viene effettuato in abitazioni unifamiliari, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. L’agevolazione viene erogata sotto forma di credito d’imposta oppure scontata direttamente in fattura o con la cessione del credito.
Il bonus può essere richiesto per qualsiasi tipo di immobile. La soglia massima diminuisce a 40.000 euro per le singole unità immobiliari all’interno di edifici con 2-8 unità e a 30.000 euro per edifici con più di 8 unità.
L’agevolazione può essere applicata anche a studi professionali, uffici commerciali e altre strutture.

Cambiare, in meglio

Insomma, è il momento per adeguare il proprio bagno alle nuove esigenze. In particolare, per regalare la massima autonomia anche a chi ha difficoltà motorie, la vasca da bagno con sportello è l’opzione migliore. L’ampia apertura, il sedile inclinato anticaduta, l’assenza di elementi metallici potenzialmente pericolosi e la qualità dei materiali assicurano la massima sicurezza e il pieno comfort. Le vasche con porta di Linea Oceano vantano ulteriori optional come la sicura della porta, lo schienale riscaldato e l’impianto idromassaggio per un vero relax. L’azienda, poi, assicura l’assistenza gratuita per usufruire del bonus fino al 75%. 

Gli elementi fondamentali

Oltre alla vasca con porta, nel bagno per disabili devono essere presenti altri elementi fondamentali per la massima mobilità o per garantire la possibilità di assistenza da parte di caregiver. Tra le dotazioni necessarie previste dalla normativa, spicca il WC più alto, con seduta da 45 a 50 cm, corrimani per disabili posti sia orizzontalmente lungo il perimetro del locale sia in verticale in posizioni prefissate. Ma anche il lavabo più basso (piano superiore a 80 com dal pavimento) e a mensola, ovvero con la possibilità di inserire comodamente al di sotto le gambe e la carrozzina, senza impedimenti rappresentati da arredi, colonne o tubi di scarico.